Andare al cinema? Sempre più caro!

Dai 7,50 ai 10 euro per un biglietto, pop corn e bibite che, se acquistati insieme, spesso raggiungono la doppia cifra e, infine, volendo fare i puntigliosi, mettiamoci pure la benzina della macchina per raggiungere il cinema multisala dove, ovviamente, la scelta sarà più ampia (e qui da noi non ci sono molte alternative: o Albenga o Savona, 30 40 km di strada tra andata e ritorno).

Per passare una serata al cinema, quindi, a conti fatti una persona spende circa da i 15 ai 20 euro! (certo, acquistare da bere e da mangiare non è obbligatorio ma...si fa, eccome se si fa; certo, ci sono le giornate dove il costo è ridotto ma quelle sono eccezioni che, peraltro, non si applicano alle c.d. nuove uscite, per esempio)

Forse questa è una delle chiavi di lettura dell'incredibile trend negativo del 2017 per quanto riguarda le presenze nelle sale cinematografiche italiane: un crollo degli spettatori pari al 46%! Andare al cinema è diventato davvero un lusso e, come se non bastasse, le alternative non mancano: vedi Netflix e tutto l'home entertainement online, godibile seduti comodamente al calduccio sul divano di casa. 

Vi ricordate l'iniziativa del cinema a 2 euro? La promozione, durata (con una proroga) da settembre 2016 al maggio del 2017, prevedeva un costo di 2 euro a biglietto ogni secondo mercoledì del mese. A dir poco conveniente, no? E infatti, recarsi nelle sale cinematografiche durante QUEI mercoledì...era davvero una tragedia: solo chi ha visto Avatar al cinema (piuttosto che Quo Vado) potrà ricordarsi delle scene simili! Furono quelle occasioni (insieme al film di Zalone), probabilmente, l'unico acuto del 2017 in termini di presenze. 

Ma è davvero solo il costo oppure anche la qualità dei film ad incidere? Forse c'è meno qualità, mancano le idee (e fioccano i remake...) ma resta comunque difficile rispondere ad una domanda simile. Certamente la concorrenza spietata delle serie televisive è ormai sotto gli occhi di tutti ed è difficile non trovare esempi qualitativamente ottimi anche nel piccolo schermo...al di là dei gusti, c'è davvero l'imbarazzo della scelta (trono di spade? narcos? parliamone).

Dati alla mano, quindi, sembra che gli spettatori si siano fatti due conti in tasca e abbiano deciso di preferire il divano di casa al grande schermo. In realtà non solo il divano: le persone hanno scelto anche il vagone di un treno, il sedile di un autobus...e il loro tablet. E la tendenza sembra questa, anche nel 2018. Tra l'altro, all'inizio del post, ho fatto un calcolo su "una" persona ma se estendessi il discorso, parlando del costo di una serata al cinema per una famiglia, piuttosto che per una coppia...beh, i costi salirebbero vertiginosamente. Voi direte "belin, hai scoperto l'acqua calda". Ma se una famiglia, per esempio, per passare una serata al cinema, deve spendere 50, 60, 70, 80, 90, 100 (!!!) euro - a seconda della grandezza - capite bene che la scelta di rinunciare ad UNA serata al multisala...vien da sé. Sembra che il gioco non valga più la candela. 

Qui non è questione di"crisi economica" (quanto meno così come raccontata in tv), anche perché la gente spende, non solo per Natale e spesso per cose "extra". La "crisi" di cui tanto si parla è soprattutto uno status mentale che ci hanno inculcato a suon di titoli e aperture di TG. Questa risposta degli italiani ai prezzi sempre più cari dei cinema - e forse anche agli standard qualitativi dei film - è un segnale che parla chiaro. Insomma, qualcosa, nel nostro modo di goderci un bel film, sta cambiando.

Nicola Seppone




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