La signora e il karkadè
Erano belle giornate invernali come quelle di questi giorni, ma avevo 10 anni circa e insieme ad un amico pietrese, con le nostre inseparabili bmx, salivamo su e giù dal montegrosso, quasi ogni giorno. Non era la passione per le "grandi scalate" la motivazione di fondo delle nostre corse. In quegli anni, e a quell'età, quando uscivi di casa dovevi ricordarti di portarti dietro giusto le chiavi (a volte neanche quelle) e magari qualche spicciolo per comprare la merenda. Niente telefonini, niente stati da scrivere, niente mi piace da controllare, niente foto da scattare e condividere. Non ci facevo caso, ma ero davvero libero. Io, la mia bicicletta, l'aria in faccia, i colori delle case che passavi una ad una e il tempo che poteva cambiare da un momento all'altro. Non avevi l'App del meteo per controllare eventuali perturbazioni in arrivo. Se la pioggia ti sorprendeva, te la prendevi tutta. E chi se ne frega, saresti tornato a casa con i vestiti tutti bag