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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Una notte in ospedale di 20 anni fa, il risveglio e #NINTENDO

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Sembra ieri, eppure sono passati quasi 20 anni! Nel cuore della notte un'ambulanza mi stava trasportando all'ospedale Santa Corona di Pietra. Ero a rischio peritonite. Mi salvai per un pelo, come dissero i dottori ai miei. E pensare che nei giorni precedenti c'erano stati dei sintomi importanti. Infatti i miei genitori mi portarono dal dottore più volte. Ma nessuno rilevò nulla di allarmante. Ma tutto è bene quel che finisce bene. Il giorno dopo l'operazione (perfettamente riuscita) mi risvegliai nel letto d'ospedale, rincoglionito come uno che ha appena passato la serata in ascensore insieme a Sgarbi e Alessandra Mussolini che discutono "di quella volta alla Pupa e il Secchione".  Quando aprii gli occhi mi trovai di fronte mio fratello "Jack". Teneva in mano un pacco regalo. Quasi dimenticavo. Il mio compleanno era imminente ma vista la situazione qualcuno decise di farmi un regalo in anticipo. Scartai subito il pacco con la tipica attesa

Categorie di COMMENTATORI su Facebook & Youtube

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Mi tocca scriverlo qui prima di essere insultato da un GIUSTIZIERE/MORALISTA (mi sono già bruciato una categoria): fatevi una risata. Ecco il senso di questo post.  Ciao sono un commentatore medio e quando vedo un post su Facebook (o un video su YouTube) spesso e volentieri commento così: - "MA SOLO IO HO NOTATO...": numeri uno in assoluto, commentatori accaniti di foto e video su Facebook (ma anche YouTube eh...) che pensano di essere gli unici stronzi ad aver notato un determinato particolare di quel video o di quella foto. "Ma solo io ho notato che il tipo nella foto ha un calzino rosso e uno bianco?!". NO! Non puoi essere stato soltanto tu ad aver notato quella cosa - oltre 1 miliardo di persone su Facebook e magari milioni proprio su quella pagina che hanno visto quella foto o quel video...e quindi no, non puoi essere stato solo tu!.  - IL LIKE GRABBER: diffusissimi, sono praticamente i commentatori che arrivano e postano sotto una foto o un video u

L'estinzione del dialetto ligure. Voi lo parlate ancora?

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Il dialetto ligure si avvia verso l'estinzione. Non sarà un processo veloce e percepibile. Al contrario sarà graduale e, al momento (a quanto pare), inevitabile. Sono nato e cresciuto insieme a due genitori che fra di loro non hanno mai fatto uno scambio di parole in italiano. Mai. Sempre e solo in dialetto. Una grande scuola. Indubbiamente. Ma che cosa ho imparato realmente? 1 - LO CAPISCO? Sicuramente, ascoltandolo, ho imparato a capirlo alla perfezione. Difficilmente mi imbatto in frasi che contengono al loro interno parole sconosciute. Certo, dipende dalla zona, a volte ci possono essere dei dubbi, ma nel complesso la comprensione è ottima. 2 - LO PARLO? Qui il discorso è più delicato e nasconde al suo interno la vera ragione (o comunque una delle più importanti) che sta portando il dialetto all'estinzione. Sarei in grado di parlarlo? Sì, ma con delle riserve. L'ascolto di una lingua fin dai primi anni di vita è la base per decollare e iniziare a parlarla. Ma

TOC TOC, C'È MICA IL SIGNOR RISARCIMENTO?

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Si parla del risarcimento dei danni derivanti dall'alluvione... attimo di suspance,  musichetta in sottofondo che sale rapidamente... frastuono improvviso...con apparizione nel cielo della faccia di Clint Eastwood con il cappello... Del 2014. Qualche giorno fa ad Albenga si è riunito un importante Tavolo Verde al quale hanno partecipato alcuni rappresentanti delle istituzioni e delle aziende del settore agricolo duramente colpite dall'alluvione del 2014. A distanza di quasi due anni e mezzo dai fatti che sconvolsero il nostro territorio, le piccole aziende liguri si sono dovute rimboccare le maniche per far fronte alle ingenti spese finalizzate a riportare il ciclo produttivo alla normalità. E qui è lo Stato che deve venire incontro a queste esigenze - ovvio - no? Ma oggi parlare di Stato che cosa vuol dire? Europa? Governo? Regione Liguria? Chi si deve andare a cercare per ottenere CONCRETAMENTE un risarcimento per i danni subiti? Se siete certi della rispos

DONNE CHE ODIANO LE DONNE

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Ieri è salita sul palco di Sanremo Diletta Leotta, nota presentatrice televisiva di Sky. Una bellissima donna. Fermi tutti, ha 25 anni. Una bellissima ragazza. Il suo pubblico è quello degli appassionati di calcio, in particolare il campionato di serie B.  Le sue foto circolano in rete e in particolare, quelle più "bollenti" sono finite nelle mani di un hacker che le ha diffuse sul web. Così la Leotta, dal palco dell'Ariston, ha lanciato un messaggio contro il cyberbullismo, incitando le ragazze a denunciare situazioni pericolose per la propria privacy. E fin qui, tutto ok. Com'era vestita la Leotta ieri sera? Abbiamo una diapositiva. Apriti cielo, Caterina Balivo tuona twittando: "non puoi parlare della violazione della #privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna" Ora, twittare una roba del genere equivale, in un certo senso, ad ammettere indirettamente una precauzione nel modo di vestirsi onde e

È GIUSTO BOICOTTARE SANREMO?

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Boicottare Sanremo perché la manifestazione rappresenta uno sperpero di risorse pubbliche mentre nel mondo c'è ancora tanta povertà...è una cagata pazzesca. Sono queste le frasi che si trovano in questi giorni all'interno dei social. E sono il ritornello meno orecchiabile di questa famosissima settimana di febbraio. Perché Sanremo può non piacere, perché magari non te ne frega nulla di una manifestazione canora, perché i cantanti ormai non sono più quelli di una volta e quelli moderni ti fanno cagare (e qui potrei anche essere d'accordo in parte, ma le voci e le canzoni vanno prima ascoltate)...tutto quello che volete.  Un conto è boicottare per le ragioni più assurde, un conto è non guardare per una legittima mancanza di interesse. Sono due cose ben diverse.  Nessuno obbliga nessuno a premere il tasto 1 ( o 501) del telecomando per sintonizzarsi sulla diretta.  Ma non si può sentire "boicotta Sanremo perché Carlo Conti guadagna 600 mila euro". Noi n