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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Spiagge libere vs spiagge in concessione: due pesi e due misure?

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La stagione estiva è ai nastri di partenza e sui concessionari graveranno una serie oneri importanti, in buona parte difficili da ottemperare in modo impeccabile (pensiamo alla raccolta dati, alla continua sanificazione di bagni/spogliatoi ad ogni uso, di tutta l'attrezzatura utilizzata a fine giornata e poi ancora ai controlli del rispetto del distanziamento sociale).  Che cos'è la raccolta dati? I concessionari devono far firmare un modulo a tutti i clienti (autocertificazione) e lo devono conservare per 14 giorni. Chi entra in una spiaggia in concessione, quindi, viene registrato (la misurazione delle temperatura non è obbligatoria, ma molti la predisporranno). E nelle libere? Potenzialmente, senza controlli, potrebbe entrare chiunque. In caso di focolaio, quindi, nelle spiagge in concessione "il tracciamento" degli ospiti sarebbe possibile, nelle libere (senza controlli) no. Il problema è serio e le misure messe in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria non

Riaprire non basta, dobbiamo ricominciare da noi: compriamo pietrese

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Il 9 marzo 2020, data di inizio del lockdown in Italia, è ormai un ricordo e - da diverse settimane - i rigidi protocolli imposti dal Governo hanno iniziato a sciogliersi come neve al sole.   Durante la fase emergenziale più acuta abbiamo assistito ad una vera e propria luna di miele tra l’esecutivo e l’opinione pubblica. Un momento breve ma intenso, che, tuttavia, presto ha iniziato a trasformarsi in un sentimento di insoddisfazione. Serrande abbassate, cassetti vuoti a fine mese, tasse da pagare e bocche da sfamare. La curva dei contagi ha iniziato a inabissarsi, ma ora sono i cittadini a dover riemergere da un’apnea che dura da troppo tempo. C’è un gran bisogno di ossigeno. C’è un gran bisogno di lavorare . Ed ecco il graduale allentamento delle misure restrittive che domani, lunedì 18 maggio, culminerà nella riapertura di moltissime attività chiuse - in alcuni casi - da mesi.  La paura cede il posto al desiderio di tornare a vivere una vita normale, ma che normale non

Chi sanifica la doccia della spiaggia libera dopo l'uso? Il potenziale caos senza controlli

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La conferenza delle Regioni  e delle province autonome ha approvato un documento contenente le linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative . Vi dico sin da subito che per quanto riguarda le spiagge libere, come già ampiamente pronosticato, ci sono (ci saranno) dei seri problemi di ordine pratico. Questo, infatti, è quello che si legge nel testo redatto dalle Regioni e approvato nella notte dal Governo: “ Per quanto riguarda le spiagge libere (...) al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti “ SI SUGGERISCE ” la presenza di un addetto alla sorveglianza . Quando si dice... il peso delle parole. Quel “si suggerisce”, infatti, spalanca le porte all’incertezza. E in questo particolare momento di emergenza sanitaria servono, al contrario, posizioni chiare e precise.  Dato che l’addetto alla sorveglianza

L’ipotesi ticket per le spiagge libere spezza i sogni di prenotazione dei turisti fantasma

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Mala tempora currunt per i turisti fantasma delle spiagge libere. Beppe, infatti, ha detto che gli italiani andranno in vacanza, ma quest’anno - a causa dell’emergenza sanitaria - le regole delle spiagge libere potrebbero cambiare. E questa volta per davvero.  Vi ricordate Francuzzo di Torino? Sì, proprio lui. Il turista fantasma che, di buon mattino, scendeva in ciabatte (ancora in mutande) per prenotarsi il posto della libera di corso Italia, a Pietra Ligure. Ombrellone ben piantato, telo piazzato e prudenza... sempre! (grande Nico Cereghini!).   Indimenticabili ricordi, quest’ultimi, destinati a rimanere tali, impressi per sempre nella memoria di Francuzzo. Il Governo, infatti, è al lavoro sulle nuove linee guida per garantire le distanze di sicurezza all’interno di uno dei luoghi di aggregazione sociale per antonomasia.   In queste ore, in particolare, si sta facendo largo l’idea di affidare la gestione delle spiagge libere alle cooperative e, di conseguenza, far pag

A Pietra 1607 controlli su strada, Seppone: “Aumentare anche quelli nelle spiagge, troppi indisciplinati”

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Dall’inizio dell’emergenza, ho notato con piacere i controlli delle Forze dell’Ordine sul nostro territorio. La Polizia Locale, in sinergia con i Carabinieri e la Polizia Stradale, con servizi diurni e notturni, ha effettuato posti di blocco presso il casello autostradale e in altre aree del paese.   Una conferma, in questo senso, è arrivata anche durante la seduta consiliare di ieri sera, quando il sindaco, in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Silvia Rozzi, ha tracciato un resoconto delle attività di controllo sul territorio. 1607 controlli su strada, 8 sanzioni, 63 tra appartamenti e persone non residenti controllate e 35 controlli di autovetture “improvvisamente comparse”: questi, in particolare, i numeri delle verifiche effettuate dalla Polizia Municipale di Pietra Ligure durante questa delicata fase di emergenza.  In aggiunta a ciò, come relazionato dallo stesso sindaco, vanno a sommarsi anche i servizi effettuati telefonicamente: gli agenti, infatti,

Domani ingraniamo la seconda, ma attenzione: a (ri)scalare in prima ci vuol poco

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Domani inizia ufficialmente la Fase 2 . Il graduale allentamento delle misure restrittive da parte del Governo - combinato con l’ordinanza regionale - ci porterà a “riappropriarci” di alcune libertà ( QUI il vademecum ligure aggiornato). La situazione richiede un enorme sforzo  di RESPONSABILITÀ da parte di tutti noi. Sotto ad alcuni post leggo commenti che fanno accapponare la pelle. Ci sono persone che non vedono l’ora che scatti la mezzanotte per iniziare a cercare li modo migliore per “eludere i controlli”. Ecco, forse queste persone non hanno ancora capito che prendendo in giro l’agente che ci fermerà, il danno (potenzialmente) non lo farà allo Stato, ma a sé stesso, ai suoi cari e a tutti noi. A molti è chiarissimo, ad altri purtroppo ancora no: stiamo vivendo un’emergenza sanitaria SENZA PRECEDENTI (quanto meno per l’attuale periodo storico). Affacciatevi di nuovo alla finestra, guardate là fuori: il mondo è cambiato e sta cambiando davanti a noi. La fretta di tornare alla nor