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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

A modo mio

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A partire da oggi, 18 maggio 2017, sono ufficialmente un consigliere comunale di Pietra Ligure . Sono chiamato a svolgere un ruolo di opposizione all’interno di un Consiglio comunale ormai attivo da circa tre anni. Il mio ringraziamento va, prima di tutto, ai tanti cittadini che circa tre anni fa decisero di riporre la loro fiducia nella mia persona Non li ho mai dimenticati nel corso di questi anni da spettatore della scena politica locale. Così come non ho mai dimenticato le persone che, per varie ragioni, in quel momento storico, decisero di dare fiducia ad altri candidati. Oggi sono qui anche per quest’ultime, perché l’unico obiettivo è rendere un servizio per il bene della città, a prescindere da ogni schieramento.  Inoltre, meritano una menzione speciale le persone che mi hanno preceduto all’interno del Consiglio comunale e che sono state le mie compagne di viaggio durante la campagna elettorale di tre anni fa: Carla Mattea, Anna Bonfiglio e Paola Devincenzi, a loro va il

L'amore non conosce violenza

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A volte, di fronte alla violenza, è proprio l'indifferenza dei buoni a spaventare di più. Tutto nasce tra le mura di casa. Un segreto pericoloso custodito gelosamente per paura dell'opinione degli altri o, ancora più spesso, per paura di una ritorsione da parte della persona che dovrebbe amarvi. L'atto finale, in fondo, non è nient'altro che l'epilogo di una serie di gesti crudeli perpetrati nel tempo. È la spirale della violenza . Può essere verbale, psicologica, fisica ma è pur sempre violenza. Ed è la parte peggiore. Perché non lascia respirare. Non lascia vivere. John Lenon disse che viviamo in un mondo dove ci nascondiamo per fare l'amore mentre la violenza prende forma, ogni giorno, sotto la luce del sole. In Italia e nel mondo, quotidianamente, vengono violentate e uccise migliaia di donne. Se ne vanno nel silenzio, accompagnate da un acuto di dolore e da un pianto che tende a svanire grazie al tempo . Il grande guaritore. Gridare al mondo &qu

Sere d'estate dimenticate

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Ci siamo. Anzi, ci risiamo. Il profumo dell'estate è nell'aria (tranne nel tratto tra Borgio e Finale, sull'Aurelia). Ce lo ricorda la musica, la radio inizia a passare i primi tormentoni. Nei weekend le strade che accarezzano le spiagge sono invase dalle auto e dalle moto con targa MI-TO. Le giornate si allungano. Per molti liguri la fine delle scuole coincide con l'inizio della stagione: perché noi, anche d'estate, lavoriamo forte. Per chi vive al mare, come noi, questo periodo regala da sempre un mix unico di sensazioni, ricordi ed emozioni. Quante cose potremmo raccontare " ma ti ricordi quell'estate... ", perché coincidono con momenti di vita particolari che hanno contrassegnato la nostra infanzia, la nostra adolescenza. I tempi però sono cambiati. E non è soltanto il nostro punto di vista, di ragazzi cresciuti, che ora guardano gli altri da una prospettiva diversa. O quanto meno non è soltanto questo. È proprio diverso il modo di vivere l'

Dal "Savonesi, vi eliminerei dalla cartina geografica e non solo" alla giostra di Pietra Ligure: quando il modo di porsi fa la differenza

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In queste ultime settimane i social, tanto per cambiare, sono protagonisti di accesi battibecchi tra liguri e turisti. Solo qualche giorno fa, proprio qui sul mio blog ho parlato dell'argomento (articolo pubblicato anche sulla celebre pagina il  Mugugno Genovese , clicca  QUI  per leggerlo). Ma rieccoci a parlarne. E perché mai? Vediamolo brevemente. Innanzitutto parliamo di due storie apparentemente diverse ma che in realtà nascondono un comune denominatore.  1) PRIMA STORIA : è quella che viene ben raccontata su IVG.IT (clicca QUI per leggere il pezzo). Una signora, su Facebook, posta un pensiero piuttosto colorito: "  “A Savona sulle spiagge è vietato fumare, è vietato giocare, è vietato stare in riva al mare, è vietato portare i cani, è vietato prendere il sole, è vietato fare il bagno…  Io vi eliminerei dalla cartina geografica!!! E non solo…".  Mio padre, in dialetto ligure, direbbe: "Belin, figgia, ti vè a sercà u ma cumme i meghi!" (

Legittima difesa, quello che vi dicono (ma non leggete)

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La home di Facebook oggi è invasa dai post sulla "legittima difesa". C'è chi si scaglia contro la sinistra definita "peggio della destra", c'è chi s'incazza perché la legittima difesa parrebbe valida soltanto di notte e non di giorno (ditemi che non lo pensate seriamente, vi prego) e così via. Oilalà, ci risiamo. La PROOOOOOOOOOOPOSTA di legge è passata alla Camera e ora dovrà essere sottoposta al miiiiiitico Senato che, solitamente, non è proprio beep beep nelle decisioni (almeno un annetto dai, in media). Tradotto: al momento rimane tutto uguale. Non cambia niente! Ma ipotizzando anche il passaggio di questa modifica, non dimenticate mai la centralità della figura del magistrato, perché alla fine, la storia, è un po' come le giravolte: come la giri la giri alla fine chi la decide è sempre lui, il giudice (tra l'altro Fedez in quella pubblicità canta benissimo. "Ma guarda che non canta!" Ah). Tranquilli, non intendo tediarv

Pietra, le due palme che dividono: salvarle o tagliarle?

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Benvenuti nella riviera delle palme...ma con  2 palme in meno! Siamo a Pietra Ligure, in corso Italia, e lungo la famosa via Aurelia, come potete ammirare nella foto qui sotto, ci sono due palme, simbolo della nostra terra. Ah le palme, così fragili, così iconiche. Ma veniamo subito al sodo e... zac zac : eh già, le due palm e, la prossima settimana, rischiano di sparire . Tagliate. Eliminate.  Perché ?  Le palme, a quanto pare, sarebbero malate, troppo fragili per continuare a vivere. Altri, però, hanno individuato un'altra ragione che avrebbe portato alla decisione di levarle. Infatti sembra che alcuni condomini che abitano vicino alle palme si siano lamentati della sporcizia presente sotto le due piante, complici anche i piccioni, ospiti abitudinari della nostra amata riviera.  Insomma, che cosa c'è, effettivamente, alla base di questa decisione?  Una reale necessità dovuta alla malattia delle due piante, oppure, un'esigenza dettata da ragioni di

Il misterioso antagonista dell'Outdoor. Tratto da una storia vera.

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Questa è una storia. Una storia che fa paura. No dai, scherzo. Ma questa è una storia che, quanto meno, ha dell'incredibile. O, se preferite, del paradossale. Siamo in Liguria, in provincia di Savona e, più precisamente, nell'entroterra di Pietra Ligure. Un gruppo di persone si arma di attrezzi, buona volontà e molta pazienza ed inizia a ripulire i sentieri dimenticati. Strade, prima inesistenti, prendono vita e conducono sportivi e semplici turisti alla scoperta di un territorio rimasto sinora dell'ombra, anche perché ha sempre dovuto fare i conti con l'egemonia del mare. Un tempo Jo Squillo cantava " ...siamo donne oltre le gambe c'è di più " e in un certo senso, parafrasando, la musica, qui, suonerebbe così: " ...siamo la riviera ligure, oltre il mare c'è di più ". L'outdoor ! Quanti luoghi nel mondo hanno la fortuna di poter offrire mare - campagna - montagna nell'arco di pochi km? Pochissimi. La missione quindi è semplice,