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Visualizzazione dei post da 2018

La fine dell'anno

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Brindisi, sorrisi, speranze. Buon anno, amici. Buon anno a tutti. Sui social ripercorriamo i 365 giorni appena trascorsi, proviamo a riviverli in poche righe e poi....e poi ci resettiamo. O quanto meno crediamo di poterlo fare. La fine è un nuovo inizio e allora sì, dai, cocciuti come non mai iniziamo a farci delle promesse che, quasi certamente, non manterremo.  Almeno non subito.  Non domani mattina.  È un film già visto, non è vero? È la fine dell'anno! Ci sono i botti di capodanno (con facebook che si divide tra animalisti e nonrompeteciicoglionisti), le cene e le grandi feste nelle piazze di tutto il mondo. La fine dell'anno non è soltanto quella roba convenzionale a cui siamo abituati. La fine dell'anno è l'occasione per fare il punto della situazione. È il momento giusto per capire quello che hai combinato sinora e dove stai andando. La fine dell'anno è una roba seria, perché tra un bicchiere di prosecco e l'altro si parla di bilanci, numeri, in

Fiamme elettorali

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Le fiamme del Confuoco ci ricordano che siamo quasi alla fine dell'anno. Il 2018, tra poche settimane, sarà solo un ricordo. Suonano le ultime note dell'orchestra amministrativa che ha guidato la città negli ultimi cinque anni. Troppe stonature e pochissimi acuti degni di nota. Ma è davvero del tutto inutile perdersi in bilanci più o meno oggettivi, credetemi. E questo perché, il 26 maggio prossimo, saranno proprio i cittadini a dare le pagelle con il relativo voto finale. Il leitmotiv di ogni tornata elettorale pietrese (e non solo), tuttavia, sembra essere sempre lo stesso. Le persone sono al centro delle preferenze dei votanti. Non i simboli. Non i partiti. Io ti voto perché ti conosco, so chi sei e mi fido di te. E questa, se ci pensate, è già una prima certezza non da poco. Le persone, poi, possono essere sempre le stesse da molti anni, vuoi per meriti personali o vuoi, come capita un po' ovunque, per una semplice eredità che viene tramandata da varie generazioni. Le

Una ruspante ondata di emozioni #PIETRA2019

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Cene, telefonate, messaggi, incontri, ecc., insomma, in paese c'è fermento in vista delle prossime elezioni amministrative. Tre, forse quattro (o cinque), le liste in campo. Soltanto due, tuttavia, gli schieramenti in grado di competere per la vittoria. Chi, cosa, come e quando è tutto in via di definizione.  Molti torneranno a sentire/vedere persone che non sentivano/vedevano da un bel po' di tempo (anni, forse). Le periferie - e i loro abitanti - torneranno ad essere una pr iorità nell'agenda di tutti. I problemi inizieranno ad essere un po' meno problemi e un po' più "vediamo che cosa si può fare". Baci e abbracci, coccole per tutti: non è primavera ma l'ammmmore <3 sembra sbocciare un po' ovunque.  Ed è contagioso, assai. La campagna elettorale porta con sé una ventata di fresche novità. Beh, fresche, diciamo novità. È come se il richiamo delle urne, in un certo senso, risvegliasse alcuni politici da un dolce letargo. Ritrovarsi, dop

Parchi, palme e punti interrogativi #PIETRA

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Colgo l’occasione di queste foto che mi sono state inviate poco fa da una mamma (intitolate “La vergogna del parco Negro”) per fare una riflessione un po’ più ampia sulla situazione delle nostre aree verdi.  Nell’ultimo Consiglio, infatti, si è parlato anche di parchi. Questa maggioranza, da sempre, sostiene di impegnarsi a valorizzarli e a tenerli ben curati.  Momento momento. Eliminiamo per un attimo l’aspetto “incivili che non rispettano l’ambiente” (c’erano, ci sono e ci saranno) e domandiamoci che cosa resta di buono all’interno nei nostri parchi pubblici. In questi anni ho accumulato una quantità di foto (moltissime inviate da cittadini) che ci raccontano una storia ben diversa rispetto a quella che sento ogni volta - come di recente - nelle sedute consiliari. Giochi rotti, erba poco curata, sporcizia (ok, i maleducati, ma un po’ di rifiuti si accumulano inevitabilmente, insomma, anche in Svizzera ogni tanto una pulita ce la danno, eh) e, dulcis in fundo, assenza di eventi

Canne, canne ovunque #MALTEMPO

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Anche oggi, così come accaduto durante la scorsa allerta (cliccate QUI per leggere il mio intervento ), diversi cittadini mi hanno inviato foto e segnalazioni sia su Facebook che su WhatsApp (vi metto alcuni scatti che ho ricevuto qui sotto). I quesiti, in tutti questi messaggi, sono praticamente gli stessi (due in particolare): 1. Perché il Maremola non è stato pulito prima? 2. Chi paga la pulizia degli arenili invasi dalle canne? Verrebbe da dire, a questo punto, non nascondiamoci dietro alle canne. Infatti, così come ho già avuto modo di spiegare nell'articolo che vi ho messo sopra, gli arenili dovrebbero essere ripuliti (a norma dell'art. 26 del contratto d'appalto) dalla stessa ditta preposta allo smaltimento dei rifiuti, al lavaggio delle strade, ecc.  A rigor di logica e carte alla mano, quindi, potrei rispondere alle due domande di cui sopra in questo modo: 1. Perché degli obblighi "burocratici" non hanno permesso la pulizia nei tempi dovuti.

Ecco se e con chi mi candido alle prossime elezioni comunali

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Il 26 maggio prossimo Pietra Ligure tornerà al voto per eleggere una nuova Amministrazione comunale. L’estate si è conclusa e i mesi che ci separano dalle votazioni saranno caratterizzati da un vivace dibattito politico fatto di confronti/scontri tra le parti che scenderanno in campo per aggiudicarsi la competizione elettorale.  La domanda che ultimamente mi viene fatta più spesso da tantissime persone è una.  Anzi, in realtà le domande sono due. Ti candidi?  Con chi ti candidi? A cui si aggiunge, sempre più frequentemente, la seguente affermazione: Candidati  Poi ditemi se siete 1 2 o 3. Comunque, data la situazione, oggi  ho deciso di scrivere un pezzetto sul mio blog proprio per soddisfare le curiosità 1, 2 e 3.   Sarò il più possibile preciso e, allo stesso tempo, sintetico. Siete pronti? Allora, IO MI CANDIDO (se mi candido) CON: Chi ama Pietra ed ha come unica stella polare solo ed esclusivamente il bene della nostra città Chi vuole stare vicino ai citt

Calo di presenze, la riviera ligure punita dai numeri: siamo in ostaggio di noi stessi

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Perché un giovane dovrebbe venire in vacanza a Pietra Ligure? Non c'è mezza ragione (veramente fondata) utile a convincere le nuove generazioni a passare le vacanze in riviera. C'è un solo motivo, in particolare, che porta le persone a trascorrere un po' di tempo qui da noi: la comodità . Un'ora o due di macchina e il gioco è fatto. Fine. Mettiamo da parte per un attimo l'obiettiva bellezza della nostra terra. Cosa resta? Ben poco. Tolte poche eccezioni, Pietra (e non solo) mette sul piatto servizi vecchi e poco appetibili e quel che offre, poi, lo offre a prezzi decisamente elevati e comunque non proporzionati all'offerta. È un discorso vecchio quanto il mondo, è vero. Quest'anno (e nelle ultime stagioni in generale), però, sono arrivati i primi, preoccupanti, campanelli d'allarme. Il crollo delle presenze registrato nel mese di giugno ( - 11%), del resto, è un dato che parla da solo.  Piccolo aggiornamento (ottobre 2018): sono 47 mila la presenz

I viandanti sbarbati e maleducati della settimana di ferragosto

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Eccoli qui, i viandanti di ferragosto alla ricerca di un po' di relax in riva al mare. Un gruppo di ragazzini che, solitamente, occupano gli scogli di una spiaggia libera di Corso Italia. Quotidianamente, di notte, si fermano lì: fumano, bevono e lasciano i vetri rotti delle bottiglie per terra così, il giorno dopo, i bagnini dovranno fare gli extra per evitare spiacevoli incidenti. Ricordate la parola utilizzata sopra? "Quotidianamente". Insomma, lo sanno tutti chi sono. Quello che vedete nelle foto sotto, invece, è il regalo che gli stessi ragazzini hanno deciso di lasciare nella notte tra il 16 e il 17 agosto. Un gruppo di volontari si è rimboccato le maniche e ha riempito due sacchetti (all'interno dei quali ci sono bottiglie di vetro, pezzi di carta, plastica e...preservativi usati), consentendo ai turisti, poche ore più tardi, di accedere in un luogo pulito e non lercio.   Non commenterò ulteriormente, almeno per ora, anche perché le immagini parlano da so

Il fil rouge che accomuna ogni tragedia

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No. Niente invettive contro qualcosa o qualcuno. Nessun sfogatoio dettato da una comprensibile rabbia che, in queste ore, sta contagiando i cittadini di Genova, della Liguria e dell'Italia intera. Nelle poche righe che seguiranno non leggerete nulla di tutto ciò. Ci stiamo abituando a vivere le tragedie (attentati, stragi, incidenti, ecc.) attraverso i social e abbiamo imparato che, soprattutto durante le prime ore successive ai fatti, è meglio spegnere tutto oppure leggere e passare oltre senza lasciarsi convincere dalla tentazione di commentare. C'è ignoranza (nel vero senso della parola), pressappochismo e rabbia. Tanta rabbia che fa scrivere cose insensate e prive di ogni fondamento. Il social, poi, ci mette del suo e, attraverso il meccanismo della viralità dei contenuti, trasforma un'emozione buttata lì, e magari scritta anche bene, in una mina vagante trasportante odio e pronta a colpire, il più delle volte, persone generalmente odiate per una ragione particolare (

La noia quotidiana in alcune spiagge della riviera, Francuzzo: "Vi racconto cosa si nasconde dietro il mio costume a mutanda"

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"Che mortorio. Perché non movimentiamo un po' la situazione?". Disse qualcuno all'interno di una spiaggia durante un soleggiato pomeriggio di luglio. Ed è difficile dargli torto, soprattutto quando la noia prende il sopravvento e sembra di essere ovunque (ma proprio ovunque) tranne che in un luogo di villeggiatura dove le parole d'ordine dovrebbero essere relax, spensieratezza e...divertimento. Una caccia al tesoro? Un'anguriata? Una nutellata? Musica per ballare tutti insieme sulla riva? Un animatore per far divertire i bambini? Insomma, le idee low cost non mancherebbero. O no? Provate a farvi una passeggiata in riva al mare in una località qualsiasi della riviera e, con ogni probabilità, noterete: - Mummie imbalsamate - immobili sui lettini - che prendono il sole per ore senza muovere un muscolo. Come Dracula, si risveglieranno al calar delle tenebre al grido di "checazzdicaldooggi, ho preso un colpo di sole".  - Famiglie sotto l&#

La nuova frontiera dei bagnanti fantasma: lucchetti e catene per non farsi rubare sdraio e lettini

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Ma quanto è dura la vita del bagnante fantasma? Noi ridiamo e scherziamo ma i vacanzieri senza nome devono far fronte a tutta una serie di problemi. Tipo...tipo cosa? tipo che? Tipo i ladri o....gli SPAZZINI (uhahauhauhauh). In poche parole la situazione è questa: loro arrivano, mettiamo alle 5 del mattino, e lasciano tutta la roba lì, adagiata sulla sabbia. Poi vanno via e tornano...mettiamo per le 8 8.30. Bene: in tutto questo lasso di tempo, quello che va dalle 5 alle 8, i bagnanti fantasma corrono un grosso rischio. Anzi, due. 1. Ladri . Certo, spesso ci vorrà del coraggio per rubare dei lettini arrugginiti, ombrelloni che non useresti neanche per seccare i peggio-ragni trovati in casa oppure asciugamani che il marocchino che passa per Pietra (sai quello che urla UOOOOOPPPPAAAAAA AH AHHHHHHHHHH, #SCIUGAMANI SSIORA), in confronto, vende roba della Bassetti, profumata e pronta ad avvolgerti sprigionando quell'odore lercio e inconfondibile. Ma...ma il mondo sorprende sempr

Le 5 frasi più dette dai turisti in Liguria (e le 5 più dette dai liguri ai turisti)

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TOP 5 FRASI DETTE DAI TURISTI IN LIGURIA 1. "Senza di noi sareste in mezzo ad una strada a fare la fame!": probabilmente la frase più famosa e antipatica quanto un amico che ti invita a pranzo proponendoti orecchiette con il pesto della Buitoni (da querela). Tendenzialmente pronunciata da milanesi e torinesi, ma non mancano esempi dal basso Piemonte e hinterland milanese. L'idea è quella di far sentire il ligure un pezzente e scaturisce molto spesso da futili battibecchi sui servizi offerti, orari di chiusura, ecc. 2. "A Torino costa meno!": un must say per ogni torinese in Liguria che si rispetti. Pronunciata all'interno di ristoranti, pizzerie, market e mini-market del piccolo paese turistico frequentato - con regolarità svizzera - ogni anno. In questo caso il torinese si cimenta in un'opera di comparazione sui prezzi/servizi offerti in Liguria e a Torino; da far impallidire Alessandro Di Pietro (se non lo conosci clicca QUI e pentiti, pentiti

Mistero nelle spiagge libere di Pietra Ligure: "Li abbiamo visti svanire nella sabbia"

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C'è qualcosa di misterioso in alcune spiagge libere di Pietra Ligure. Ci sono ombrelloni, sdraio e asciugamani. Tanti ombrelloni. Tante sdraio. E tanti asciugamani. Ma le persone? Laggggente? Nessuna traccia di essere umani. Eppure qualcuno deve averli portati lì quegli ombrelloni, quelle sdraio e quegli asciugamani. Magari nel cuore della notte. Mentre il solito camion di Frascheri #scansatevechedevodivulgarelattefrescoovunque. Eppure molti giurano di aver visto forme di vita in mattinata: "L'HO VISTA!!! La ricordo benissimo: aveva un costume blu, si è fatta una ciumba, si è asciugata e poi è sparita nel nulla! Le dico che si è volatilizzata, come rapita dagli alieni!!!!" racconta una testimone di una spiaggia privata limitrofe. Decine di avvistamenti quotidiani, sì. Ma nessuna prova dell'esistenza di questi esseri viventi che solitamente si aggirano nei pressi dei lidi con l'ombrellone sotto l'ascella, la canottiera del mercato e il telo mare preso c

Alla foce del rio Ransci è arrivata una passatoia più sicura. Ma che fatica...

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È stata davvero una battaglia dura e, a tratti, imbarazzante ma finalmente, stamane, alla foce del rio Ransci è comparsa una nuova passerella . Certo, non un miracolo di bellezza ma sicuramente una "pedana" più sicura e funzionale rispetto a quella precedente. Per arrivare a questo risultato sono serviti alcuni spiacevoli episodi, ho dovuto presentare una  mozione (leggila cliccando QUI ), sono usciti articoli di giornale (leggili cliccando QUI e QUI ) ma alla fine abbiamo ottenuto il risultato auspicato: una nuova passerella più sicura per i disabili e non. Quest'anno il Comune di Pietra Ligure ha ottenuto la bandiera Lilla e proprio per questa ragione ci si aspetta (non la perfezione ma) un occhio di riguardo nei confronti delle persone disabili che, tra l'altro, rappresentano un'importante realtà per la nostra economia turistica. Chiedere (e ottenere) una passerella più sicura in un luogo in cui (da anni) è praticata la consuetudine del passaggio in un non-

Mugugni d'artificio

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Ci è voluto un comunicato dell’Enpa per risvegliare il dibattito sull’utilità o meno dei fuochi artificiali. A Pietra, in particolare, siamo messi talmente bene (economicamente parlando) da poterci permettere lo spettacolo pirotecnico per ben due volte: a luglio, in occasione della festa di San Nicolò, e a Ferragosto. Da anni, quanto meno dal 2013 (data di apertura del mio blog),  sostengo l’inutilità di DUE eventi di questo tipo. Prima di tutto per una questione economica. I fuochi costano. E costano tanto. Non si può fare una stima precisa, anche perché dipende da spettacolo a spettacolo ma parliamo di cifre che si aggirano sempre intorno ai 30 40 mila euro. Non proprio spiccioli. Tutto per 20 minuti di intrattenimento (e diciamolo, non sempre all’altezza delle aspettative). Personalmente sono nato e cresciuto lavorando nel turismo, a contatto con i turisti, e MAI, vi dico MAI, ho sentito dire a qualcuno di questi: “Sono venuto a Pietra per vedere i fuochi”. Ma questo vuol dire e no

PIETRA, ARTISTI DI STRADA E ACCATTONAGGIO: #FOCUS

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Molti di voi, in questi giorni, mi hanno scritto per avere informazioni circa la disciplina che riguarda gli artisti di strada (presenti in città soprattutto durante il periodo estivo, cioè ora) e l' accattonaggio . - ARTISTI DI STRADA: giocolieri, mangiafuoco e così via, spesso protagonisti di divertenti spettacoli che richiamano la partecipazione del pubblico intorno al "palcoscenico" improvvisato.  La delibera di Giunta di riferimento, in questo caso, è la n. 94 del 26 luglio 2010 . La direttiva contenuta al suo interno, infatti, disciplina le esibizioni degli artisti di strada. Il Comune di Pietra - si legge nella deliberazione - è ospitale verso tutte le forme artistiche di strada e favorisce la libertà di espressione in linea con il dettato costituzionale.  La direttiva dà anche una definizione di espressioni artistiche di strada  che sono " tutte le attività proprie delle arti svolte liberamente da artisti di strada su suolo pubblico ". La legge 18 ma

Contro l'abusivismo commerciale possiamo fare qualcosa anche noi

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Lo scatto che vedete sotto mi è stato inviato poche ore fa. Siamo nella spiaggia di Pietra e, di spalle, si vedono chiaramente due ragazzini (molto probabilmente minorenni) che camminano lungo la battigia cercando di vendere qualcosa. Le nostre forze dell'ordine, da anni, hanno a che fare con un problema ben più grande di loro: l'abusivismo commerciale (e in questo caso, forse, potrebbe anche configurarsi un reato di sfruttamento minorile ai sensi dell'art. 600 cp) è una piaga sociale che con osciamo bene e che si ripropone, sistematicamente, ad ogni stagione.  Il lavoro svolto dalla nostra Polizia Locale, soprattutto in estate, aumenta considerevolmente e questi fenomeni criminosi non fanno altro che aumentare la loro mole di lavoro. In altre parole: i problemi sono tanti e le risorse, soprattutto nei picchi stagionali, non possono bastare per far fronte a tutto. In questi casi, quindi, la sinergia con le altre realtà che tutelano l'ordine pubblico, come la Guardia