La noia quotidiana in alcune spiagge della riviera, Francuzzo: "Vi racconto cosa si nasconde dietro il mio costume a mutanda"
"Che mortorio. Perché non movimentiamo un po' la situazione?". Disse qualcuno all'interno di una spiaggia durante un soleggiato pomeriggio di luglio. Ed è difficile dargli torto, soprattutto quando la noia prende il sopravvento e sembra di essere ovunque (ma proprio ovunque) tranne che in un luogo di villeggiatura dove le parole d'ordine dovrebbero essere relax, spensieratezza e...divertimento.
Una caccia al tesoro? Un'anguriata? Una nutellata? Musica per ballare tutti insieme sulla riva? Un animatore per far divertire i bambini?
Insomma, le idee low cost non mancherebbero. O no?
Provate a farvi una passeggiata in riva al mare in una località qualsiasi della riviera e, con ogni probabilità, noterete:
- Mummie imbalsamate - immobili sui lettini - che prendono il sole per ore senza muovere un muscolo. Come Dracula, si risveglieranno al calar delle tenebre al grido di "checazzdicaldooggi, ho preso un colpo di sole".
- Famiglie sotto l'ombrellone con la settimana enigmistica e/o con rotocalchi di gossip sotto l'ascella (Cairo Editore, pronunciato con la voce della pubblicità)
- Persone che fissano l'orizzonte e guardano gli altri fare il bagno, per ore, iniziando a fantasticare sul senso della vita, sulla fortuna di essere lì e non in ufficio
- Bambini che, giustamente annoiati, iniziato a molestare i bagnini e tutti gli esseri animati della spiaggia, intrattenendoli con frasi del tipo: "Adesso ti mostro le mie carte di Yu-Gi-Oh e tu non ti devi muovere di qui per i prossimi 30 minuti, altrimenti chiamo mia madre, inizio a piangere e faccio scoppiare le peggio liti che #SgarbiAllaPupaeIlSecchioneConLaMussoliniScansati".
- Amiche anziane che passeggiano sulla riva bagnandosi i piedi e, fingendo di parlare dell'ultima puntata de "Il Segreto", ripercorrono gli anni d'oro, quando, da giovani, passavano le sere d'estate a darla via (soprattutto ai bagnini) con la stessa disinvoltura del più attuale lancio del dado nella minestrone
- Anziani che si riuniscono sotto gli ombrelloni organizzando le peggio-bische che solitamente finiscono in bestemmie pronunciate lanciando dall'altra parte della Corsica il cappellino di una nota marca di creme da sole (solitamente ottenuto grazie agli acquisti delle moglie)
- Gruppi di donne che, in assenza dei mariti, sfoggiano scollature e perizomi interdentali, passeggiando ovunque alla ricerca del consenso negli sguardi di marpioni solitari, per poi ritornare - nel weekend, quando tornano i coniugi - ad un abbigliamento tipico delle squadre Swat
- Anziani over 80 fermi sulla riva con le mani appoggiate sui fianchi che sfoggiano un costume a mutanda per mettere in mostra l'argenteria e mandare un messaggio inequivocabile alle coetanee solitarie in cerca dell'ultima botta: "La macchina ha già i suoi km ma si mette ancora in moto" si legge sull'etichetta.
Dai, che possiamo divertirci di più. Basta poco per ravvivare la situazione.
Nicola Seppone
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