USA 2016, la patata è bollente

Purtroppo o per fortuna la campagna elettorale americana riguarda anche noi. Ed è per questo (ma non solo ovviamente) che i media italiani seguono così ossessivamente l'evolversi del dibattito tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti d'America.

Ma veniamo subito al dunque e parliamo del tristissimo spettacolo che stanno dando i due candidati. Dimenticavo una piccola nota per quelli che "leggo soltanto per capire da che parte stai": io, fossi americano, voterei Trump. È vero, anche questa volta, un po' come accade ultimamente in Italia, tocca scegliere tra il peggio e il meno peggio. Ma è la democrazia. E per forza di cose scontenterà, sempre.

Di che cosa si sente parlare in tv in questi giorni? Di Trump e di un suo commento fatto PIÙ DI 10 ANNI FA durante una conversazione privata con un amico ( che poi va beh, "privata", oggi come oggi viene da ridere soltanto a scriverla questa parola, mentre sei al cesso che srotoli la carta igienica ti senti osservato da qualche cazzo di satellite lassù nel cielo e pensi "ehi voi, se ci riuscite inquadrate anche questo!", prima di premere lo sciacquone ). Arrivando sul set di una trasmissione televisiva il Tycoon si lascia andare e, parlando di donne, spiega all'amico come da VIP sia facile trombarsene una, anche se a volte, come è lo stesso Trump ad ammettere per esperienza personale, può andarti male. Il commento è senz'altro più colorito e volgare di come l'ho descritto ma la sostanza è quella.

L'armata degli indignati speciali è subito scesa in campo e ha condannato esplicitamente il commento di Trump, prendendone le distanze. Anche nello stesso partito repubblicano l'imbarazzo è stato così grande da indurre qualcuno a chiedere a Trump (ora, ahaha) di farsi da parte.

Quanta ipocrisia. Quanta? Tantissima.

Perché se è vero che una presa di posizione era dovuta nei confronti della gente ( è ovvio che nessuno, IN PUBBLICO, possa permettersi di dire, belin si, effettivamente anche io da VIP me ne sono fatte a vagonate)...è altrettanto vero che io sfido chiunque, qualsiasi uomo sulla terra, a non ammettere di aver fatto un commento ( non uguale ma quanto meno ) simile a quello di Trump, parlando di donne con un amico in privato. Attenzione, nessuno qui dice  "Trump fa bene ad usare le donne!" ma a qualcuno forse è sfuggito che, spesso e volentieri, sono proprio le donne (con una d microscopica) stesse che si fanno VOLUTAMENTE sfruttare sessualmente da un personaggio famoso per raggiungere determinati obiettivi. E tutto ciò senza un briciolo di violenza.  È la realtà dei fatti e chi è nell'ambiente questo lo sa bene.

Dall'altro lato Trump attacca la Clinton e in particolare attacca il marito Bill, l'ex presidente. Si parla sempre di figa, anche qui, perché anche a Bill piace la figa e in passato ad Hillary ne ha combinate di cotte e di crude. Come dire: cazzo Hillary, mi vieni a zappettare il belino per un commentuccio fatto con un amico più di dieci anni fa, arringando le folle di donne contro di me, quando tuo marito (ex presidente degli USA, non un impiegato all'ufficio anagrafe, quindi una figura simbolo dell'America nel mondo)  ha dimostrato di essere il primo a usare le donne a suo piacimento? ( ricordate il famoso sexgate e Monica Lewinsky che all'epoca mi sembrava un personaggio uscito da Beverly Hills 90210? ).

Sempre lei, l'ipocrisia che avanza inesorabile. 

Questa campagna elettorale mi sembra uno di quei post su Facebook, avete presente quelli dove c'è scritto: + + + TETTE TETTE FIGA FIGA CULO CULO SESSO SESSO + + + ok, ora che ho la vostra attenzione leggete qui sotto. 


La campagna elettorale americana si sta basando esclusivamente, e questo sin dal principio, su argomenti inerenti alla sfera strettamente personale dei candidati. Certo, è importante eleggere un candidato "come si deve" ma chi lo stabilisce questo? E poi, chi te lo dice che quel candidato, apparentemente pulito come può sembrare la Clinton, non nasconda degli scheletri nell'armadio? Detto altrimenti, chi è senza peccato scagli la prima pietra. 

Ma guardiamo oltre queste discussioni, che cosa rimane della corsa alla carica di presidente degli Stati Uniti d'America? 

NULLA!!!! Ma proprio nulla!!! Il messaggio che arriva ai cittadini non è quello della politica che i due vorrebbero attuare in tema di sanità, per il lavoro e per il paese in generale. Niente di niente. Si parla solo del commento di Trump del 2005 e dello scandalo di Bill Clinton. E dimenticavo le famose email della Clinton. Cazzo, pure quelle di vitale importanza per i giovani americani. 

La più grande democrazia del mondo che ci regala il più brutto spettacolo elettorale degli ultimi anni. 

Non so chi vincerà dei due, l'esito è davvero troppo incerto. Molti dicono che Trump sarà fortemente danneggiato a novembre da questa storia del commento sessista. Al contrario credo che Trump sia arrivato dove si trova proprio grazie ai suoi avversari. Lo hanno infangato sin dal primo giorno di campagna elettorale e continuano a farlo. Ma in Italia lo sappiamo bene come vanno a finire queste cose, più si odia un personaggio, più viene insultato, più viene deriso sui social e più quel personaggio raggiungerà facilmente la vetta auspicata, proprio grazie ai suoi avversari. 

Ma per Trump è diverso. La sua figura fa paura, anche agli stessi repubblicani.  È una figura scomoda perché non fa parte di quell'alveare politico elitario e clientelare. Ma soprattutto Trump ha capito una cosa, molto importante (e poco importa che poi ne abbia anche un ritorno elettorale): con la Russia bisogna cercare di intraprendere una strada diversa. Il rapporto con la Russia è fondamentale per l'equilibrio politico mondiale e mai come con Obama negli ultimi mandati presidenziali, questo equilibrio è stato più volte scosso. 

Sicuramente queste elezioni hanno offuscato un po' il mito della democrazia americana: un milionario e la moglie di un ex presidente che corrono per la poltrona della casa bianca. Insomma, difficile vederci il self-made man di Obama. Ma dobbiamo salvaguardare con tutte le nostre forze la democrazia, dobbiamo ricordarci del passato e trovare le forze per proteggere il bene più prezioso che ci è stato tramandato dai nostri nonni: la nostra libertà. 

Nicola Seppone

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