Senso unico lungomare Pietra, Seppone: "Studio tecnico? Andava commissionato prima"


Purtroppo mi trovo fisicamente lontano da Pietra per una trasferta programmata da tempo e ieri non ho potuto prendere parte all’ultima seduta consiliare. Mentre mi sto spostando, ho trovato il tempo per rivedermi parte della discussione e scrivere due righe su uno dei punti affrontati ieri, ovvero l’ormai famigerato senso unico sul lungomare Bado.

Sindaco e maggioranza rivendicano con forza la scelta fatta. Ma c’è una "novità", ovvero uno studio tecnico commissionato (ad agosto 2023) per capire - in sostanza - come stanno andando le cose con la nuova viabilità. I risultati sui flussi del traffico, tuttavia, non arriveranno prima di giugno 2024, dopo le prossime elezioni amministrative.

La giunta ha il diritto e il dovere di compiere delle scelte. Scelte che, spesso, possono essere impattanti (in positivo o in negativo) sulla vita dei cittadini. Vi faccio questa domanda e, indirettamente, la faccio all’amministrazione pietrese: non era forse il caso di commissionare PRIMA uno studio tecnico di fattibilità e magari DOPO, con i risultati alla mano, decidere di rendere o meno il lungomare a senso unico?

Me lo domando perché la fretta obiettivamente non c’era. Il doppio senso era così da una vita e allora perché non attendere qualche mese in più, leggere i dati dello studio, anche alla luce della situazione sulle nostre autostrade, e poi muoversi? Perché io posso capire - pur non condividendo assolutamente l’approccio - il fatto di non interpellare i cittadini prima di decidere. Non era un atto formalmente dovuto, ma sicuramente sarebbe stato intellettualmente onesto inserire questa precisa volontà all’interno del programma elettorale (dove, al contrario, non si fa menzione di questo aspetto).

L’ho già detto e lo ripeto di nuovo: io sono uno di quelli che sogna la pedonalizzazione totale del centro storico. Al tempo stesso, tuttavia, non bisogna essere dei tecnici per intuire quanto - allo stato attuale - sia irrealistico questo scenario a Pietra Ligure. Io parto da un presupposto che ritengo elementare: se prima c’era un doppio senso e ora c’è un senso unico, qualcosa - in termini di viabilità - cambia PER FORZA. Non può essere tutto uguale a prima. Questo credo sia pacifico e se qualcuno mi dice il contrario allora non ha nemmeno senso intavolare un confronto.

Accettato questo aspetto, c’è da farsi un’altra domanda: quanto e come impatta questa decisione sulla viabilità pietrese? La risposta migliore, ancora prima di un tecnico o di uno studio statistico, te la può dare chi viaggia su quel tratto da ANNI per lavoro o per necessità quotidiane. Loro sono sicuramente il feedback migliore, anche perché la loro posizione si basa su esperienze dirette empiricamente provate. Non è un caso che che la decisione di rendere il lungomare a senso unico sia stata accolta con molto sfavore. E badate bene che tra gli sfavorevoli c’è di tutto: le appartenenze e/o le simpatie politiche saltano, anche perché puoi essere bravo e simpatico quanto vuoi, ma se fai perdere la cosa più preziosa del mondo (IL TEMPO) alle persone, queste non guardano più in faccia a niente e nessuno. E come biasimarle?

L’allargamento di via Nazario Sauro, opera tanto attesa quanto importante (verissimo), non risolve il problema. Le autostrade sono una inesauribile fonte di criticità: dagli incidenti ai lavori in corso, il bollino nero è quasi una costante, soprattutto in determinati mesi. E tutto quel traffico da qualche parte deve andare: le strade, c’è poco da fare, sono quelle! Quando si decide (ripeto, legittimamente) di rendere il lungomare a senso unico, NON si può non considerare anche DOVE ci troviamo e LA SITUAZIONE sulle nostre autostrade, anche perché, vivendo in un fazzoletto di terra, è tutto strettamente ed inevitabilmente CONNESSO

Non si vuole ripristinare il senso unico? E va bene: ma almeno PROVIAMO per qualche mese a invertire il senso di marcia (da Loano a Finale) e vediamo come vanno le cose. Lo studio tecnico secondo me arriva fuori tempo massimo. Onestamente non conosco i criteri che verranno utilizzati per fornire un parere, ma spero che comunque potrà servire a dare delle indicazioni utili a migliorare la viabilità.

Mi soffermo su un ultimo aspetto che è stato oggetto di discussione in consiglio: personalmente NON credo che la “desertificazione del centro storico” e la “chiusura di attività” siano una diretta conseguenza del lungomare Bado a senso unico. Credo che tutto ciò dipenda perlopiù da altre motivazioni di carattere generale, che stanno colpendo trasversalmente tutto il territorio provinciale. Una cosa però va detta: proprio perché, come dicevo all’inizio, un senso unico NON è un doppio senso di marcia, è evidente che le soste “tocca, compra e fuga” sono inevitabilmente diminuite. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, dobbiamo guardare al grande parcheggio dell’ex campo: il vero “tesoro a strisce bianche” che molte città limitrofe ci invidiano e una vera e propria manna per il commercio locale.

Mi auguro che la prossima amministrazione pietrese, qualunque essa sia, si prenda l’impegno di rivedere la scelta del senso unico: ripristinando il doppio senso di marcia o modificando la direzione di quello attuale. L’ulteriore speranza è che il tutto venga rivisto anche nell’ottica di riqualificazione dell’area degli ex cantieri navali di Pietra Ligure, dove il passato è più vivo del presente e il futuro sembra ancora abbastanza lontano.

Nicola Seppone



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