Amore, stasera ti porto al ristoransia

Ogni tanto è bello concedersi una cena fuori con gli amici, con la fidanzata, con chi volete.
Se sceglierete il vostro locale di fiducia non farete caso a molte delle cose che sto per scrivere, perché infondo "lo conosci" e te ne batti il belino di certi comportamenti.

Ma ipotizziamo che decidiate di sperimentare un posto nuovo: "andiamo a vedere come si mangia in quel locale".

Scena tipica, entrate insieme ad una persona nel locale (arrivate presto, non sul tardi, quindi niente scuse del tipo "dobbiamo chiudere"), vi guardate intorno spaesati come un deputato del PD a cui hanno appena dimezzato lo stipendio. Sicuramente vi verrà incontro qualcuno e vi accoglierà in modo diverso a seconda dei casi: o con lo scazzo tipicamente ligure "buona sera, x 2? stasera c'è gente, 10 min va bene, nome?" (trascorrono quei 30secondi di panico per decidere cosa fare, ti guardi negli occhi con la tua fidanzata, diamo il mio nome o il tuo? E che cazzo dagli quello del cane, non ti viene a cercare su facebook!)  oppure con il sorriso più finto dei capelli di Conte ti accoglie una cameriera (che in realtà vorrebbe dirti "mi dispiace siamo al completo, c'è da aspettare almeno 1 lustro") e ti dirà "Ciao ragazzi! Per due? Perfetto, abbiamo quel tavolo oppure quello più in fondo se vi piace di più", sconsigliato caldamente far decidere alla fidanzata, potreste rischiare: primo di morire di fame, secondo di dover prendervi la colpa del tavolo scelto anche se non l'avete scelto voi perché il vicino di tavolo puzza, a quel punto fanculo, scegliete voi - ma la scena più bella è la terza, voi che entrate, locale strapieno, i padroni e i camerieri non vi cagherebbero neanche se indossaste una maglietta con scritto "regalo biglietti per il prossimo concerto dei Coldplay" e voi state lì, vi guardate intorno e iniziate a socializzare con il profitterol dall'altra parte del frigo mentre gli altri seduti al tavolo vi guardano sorridendo simpaticamente con otto kg di pasta in bocca.

Bastardi, ho fame come voi.

Va beh, prima o poi arriverà il vostro turno e vi accomoderete. Ci sono locali che prima ti fanno accomodare poi, appena hai terminato di leggere "guerra e pace" al tavolo, arrivano a portarti il menù. In altri locali la cosa funziona diversamente, ti siedi e ti mettono già il coperto e la lista sul tavolo e puoi interpretare il messaggio in due modi: "Belin che efficenza" oppure "Hai visto? Non vedono l'ora che portiamo via il belino, e adesso il menù me lo studio a memoria prima di decidere".

Se sarete con la fidanzata, decidere cosa mangiare in un locale dove non avete mai mangiato sarà semplicemente una tortura. Lei vorrà mangiare qualcosa di "nuovo" (cazzo vorrà dire poi), ma non le basterà. Vorrà qualcosa di "nuovo" in più vorrà almeno la metà di quello che prenderete voi, a prescindere da quello che sarà, fosse anche una merda soffritta con contorno di verdure di stagione.
Arriverà il cameriere a prendere l'ordine e mentre voi guarderete lei, il cameriere guarderà voi, voi maschi (perché è così, siete voi che dovete ordinare, non c'è un cazzo da fare). E va bene, dettate l'ordine, nel frattempo, proprio mentre state dettando, sul tavolo comparirà un mazzo direttamente dal gioco del monopoli, è il mazzo degli imprevisti e la vostra fidanzata vi interromperà, rivolgendosi al cameriere: "No guardi, torniamo al via, io prendo quello che ha preso lui".

Completato l'ordine il cameriere se ne va. Tra una chiacchiera e l'altra e mentre vi scatenate a commentare i piatti presi dagli altri (i professionisti osano e vanno oltre, immaginando la vita dei vicini di tavolo dal tono delle loro conversazioni) arriva la pizza (facciamo finta di essere in pizzeria).

Finite di mangiare e arriva il momento cruciale. Il giudizio sul piatto? Macché, quello è secondario. Il vero parametro per valutare la qualità di un locale è dettato dal tempo che trascorre dal momento in cui avete finito di mangiare fino al momento in cui il cameriere torna da voi a chiedervi gentilmente se gradite altro.

ECCO, è QUESTO IL MOMENTO CRUCIALE!!!

Uno mangia e vuole avere un attimo di pausa (solitamente tra i 5 e i 10 minuti, a seconda di cosa avete mangiato) e non vuole altre rotture di coglioni, lasciatemi digerire, scoreggiare, pensare in libertà! E invece no, in MOLTISSIMI locali, per fortuna non tutti, i camerieri, i proprietari tutti, vi guardano come vi guardava la vostra professoressa al liceo mentre tentavate di spiare la verifica dal compagno di banco.

Ansia. Ristoransia.

Voi cercate di non incrociare lo sguardo ma a volte è inevitabile e parte il sorriso di circostanza "Ehehsalvesisièbuonissimomachecazzosmettiladiguardarmieefattiungiroinpaese"- ma niente, loro ti continueranno a fissare, e fisseranno il tuo piatto. Lascerai quel pezzo di pizza e fanculo lo mangerai freddo tra mezz'ora ma quello è il fottuto segnale che tu, cameriere, non ti devi avvicinare! "Ha finito?" "No, non ho finito cazzo, quel pezzo di pizza lo mangio domani, stanotte dormo qui, anzi faccia un salto al decathlon e veda un po' se c'è una tenda da campo!". Ma in alcuni ristoranti i camerieri vengono proprio addestrati a questo: pedina la tua preda, non mollare un cazzo, appena ha finito levagli il piatto e vai di dolce e caffè, altrimenti fuori dai coglioni. Praticamente è una guerra.

Il punto è proprio questo: i locali che fanno "terrorismo" in questo senso, a mio avviso vanno boicottati, tutti. Io vengo nel tuo locale, mi comporto bene, pago e ho il diritto di mangiare in tranquillità (che non vuol dire prendere la residenza nel tavolo, è una logica di buon senso, dopo un po' devi andartene fuori dalle palle, è ovvio).

Questi sono i ristoratori "take e porta away il belino soon". E non ci piacciono. Anche perché se volevo mangiare al volo me ne andavo al McDonald.

La parte finale della vostra cena sarà la più bella. Finite il caffè, il locale è pienissimo. La guardi e le dici: "Andiamo a pagare già che non c'è nessuno?" e lei: "Ok, vado un attimo in bagno" (c'era già stata 4 minuti e 20 secondi prima e ora lo conosce meglio di casa vostra). Immaginate la scena, vi alzate dal tavolo e
, con la stessa sincronia di Tania Cagnotto e la sua compagna di disciplina, si alzano insieme a voi altre 30 persone dai tavoli per andare a pagare. Ovviamente voi sarete gli ultimi della fila. Quando avrete smaltito la cena, la fila sarà terminata, comparirà dalla nebbia del locale la vostra fidanzata mentre qualche rotolo di paglia passa davanti a voi insieme a qualche mucca. Finalmente è tornata, ora paghiamo e andiamo via.

Ristoransia, e così sia.

Nicola Seppone


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