QUANDO PROIBIRE è SINONIMO DI INCENTIVARE

Questo breve post necessita di una premessa che sintetizzo in quello che segue: nella mia vita non ho mai, e dico mai, fatto neanche mezzo tiro di sigaretta (canna). La ragione, molto banalmente, risiede nel fatto che fumare non mi ha mai attirato, non mi ha mai detto nulla, non mi sono mai sentito in dovere di fare anche un solo tiro per provare e dire: "Belin, anche io ho fatto un tiro!"

Ultimamente si sente parlare di canne, è tornato di moda un dibattito che in Italia ha sempre visto contrapposte due parti: chi vuole proibire o limitare l'uso delle canne e chi invece è totalmente a favore della legalizzazione ( anche dal punto di vista commerciale ) di queste droghe leggere.

La legge che disciplina questa materia in Italia, cioè la legge 21 febbraio 2006, n.49 ( meglio conosciuta come legge Fini-Giovanardi ) è stata, dati alla mano, un fallimento. Una legge che inasprisce pesantemente ogni genere di detenzione, traffico, produzione ed uso di determinate sostanze, come le canne. E si può parlare tranquillamente di fallimento in quanto la legge è ormai in vigore da diversi anni ed è possibile apprezzarne significatamente la reale portata.

Questa legge punta il dito, anzi prende a pugni direttamente chiunque abbia a che fare con le canne ( ora generalizzo un po', in realtà la questione è molto più articolata ovviamente ).

Un pò come dire, tu sportivo che fai uso di sostanze stupefacenti ( e che mangi la Kinder brioches lanciando un messaggio di persona pulita alle famiglie italiane, tanto per fare un esempio ) sei un dopato, MENTRE tu, ragazzo che ti fai una canna in spiaggia e magari non rompi i coglioni a nessuno sei un tossico-drogato-marcio. Perché è ormai questa la realtà che ci circonda, è questa l'ipocrisia che ci viene trasmessa ma allora vaffanculo dai, lasciateli pure dopare tanto ormai sono tutti dopati/drogati e anche nel ciclismo sono sempre meno i VERI professionisti, quelli che sanno che cosa sia il vero sudore sulla fronte, la fatica di una salita e via dicendo e purtorppo molti veri esempi non sono neanche più vivi.

E allora che cos'è questa ipocrisia di proibire o inasprire le sanzioni quando c'è l'utilizzo di queste canne? Ma che senso ha? La legge, di cui sopra, non ha portato a nulla, ma anzi, 7 anni di questa legge hanno dimostrato l'esatto opposto: più inasprisci, più poni delle barriere e più le persone ( e sono tante ) trovano dei modi per aggirare i divieti ed ecco allora che proibire, in molti casi, diventa davvero sinonimo di incentivare.

Da non fumatore ( nel passato, nel presente e presumo anche nel futuro ) credo che quella legge vada cambiata, credo che sia necessario, anche in un Paese come l'Italia, valutare l'ipotesi di adottare un approccio diverso, certo discplinando la materia ma in modo diverso e senza ipocrisie.

Nicola Seppone


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