LA BUROCRAZIA, IL VELENO DELLE PASSIONI E DELLA VOGLIA DI FARE

Makebellomugugnare!

Ahhh si, a noi italiani ( liguri poi non ne parliamo ) piace mugugnare - pure io eh, mica sto facendo lo splendid. Però boooo, voglio dire, l'Italia secondo me è il Paese più bello del mondo, andate dove volete troverete cose bellissime, posti stupendi, culture affascinanti, cibi stuzzicanti ecc ecc ma probabilmente molti di voi diranno, però come l'Italia....non ce n'è...e io sinceramente non riesco a biasimarli!

Sono anni che le televisioni, i giornali parlano delle stesse identiche cose, sono anni che si sentono ripetere le stesse sinfonie e sono pochi ( ma fin troppi per i miei gusti ) anni, da quando esistono social network come Facebook, che si vedono troppi ( inutili ) link di odio nei confronti della casta politica ( odiosa veramente eh ), delle nostre istituzioni, della nostra burocrazia, del nostro Stato....della nostra democrazia???   KE2PALLE ( K2P )

Siamo forse alla ricerca di un supereroe che ci tiri fuori da questo pasticcio all'italiana? E invece perché non credere che molto semplicemente / banalmente / sognando  ( si lasciatemelo fare ) siamo noi stessi, nella vita di tutti i giorni, i veri eroi? Possiamo esserlo! Certo non risolveremo i problemi del nostro Paese ma se è vero ( e io ci credo ) che la vita è fatta anche ( e forse soprattutto ) di piccoli gesti in grado di cambiare il mondo, allora beh, forse vale la pena di crederci!


Ora prendiamo come esempio un piccolo imprenditore ligure che ha la sua attività, ha il suo guadagno e dice, belin ma chi me lo fa fare di prendermi delle responsabilità e rotture di belino per organizzare una festa, un evento ( dove si magari ci guadagno anche qualcosa ) quando io a conti fatti sto bene così, guadagno il giusto e non ho bisogno di altro! Qui vengono in gioco quanto meno 3 interessi:

- L'interesse dell'imprenditore di non rompersi i coglioni e avere problemi ulteriori a quelli che sono i normali oneri che gravano su di lui a livello burocratico/amministrativo per gestire la sua attività ma allo stesso tempo l'interesse nel promuovere un evento che ad ogni modo può giovare, in termini di pubblicità, alla sua attività.

- L'interesse della collettività ( magari in questo caso dei turisti e dei cittadini residenti ) di godere di un evento, di una festa che magari faccia passare una serata alternativa, una bella serata con amici, fidanzate ec ecc un interesse che seppur nella forma debole suona come una specie di diritto ( soprattutto per il turista ) di vedere che la scelta di fare le vacanze in quel posto è stata una scelta giusta e sarà anche il caso di tornarci il prossimo anno ( ovvio che sul turista incombono poi anche dei doveri, ma questo è un altro discorso )

- L'interesse stesso del Comune ( figuriamoci un Comune che vive di turismo )  di promuovere e supportare i commercianti per la realizzazione di questi eventi.

A questo punto non voglio sentire parlare di palanche e il motivo è semplice: realizzare eventi ( anche e soprattutto ) di piccolo calibro, coinvolgendo artisti locali ( tanto per fare un esempio ), dando la possibilità non solo ai talenti locali di farsi conoscere ma di poter anche passare una serata alternativa, di puro e semplice divertimento, non necessita di grandi investimenti. Perché è ovvio che a tutti farebbe piacere avere Vasco o Liga in concerto che discorsi, ma è anche vero che organizzare con frequenza piccoli eventi ( un concerto con artisti locali? un karaoke? una serata zumba? ecc ) può cambiare l'immagine di un paese, può rendere una città VIVA e non servono molti soldi in questo caso, ma soltanto tanta buona volontà e collaborazione istituzioni - commercianti - cittadini ! Ora mi direte, eh belin tu la fai facile, fai tante parole ma poi? Ma poi cosa?

Non bisogna aspettare che siano sempre gli altri a fare qualcosa, magari a volte possiamo essere noi a giocare un ruolo di impulso che può funzionare come un tasto di accensione - usando anche la nostra fantasia e cercando di proporre eventi nuovi magari da ripetere ogni anno, cercando di far parlare realtà che magari non si sono mai parlate e che magari hanno gli stessi identici interessi e nella collaborazione potrebbero trovare la sinergia necessaria per fare grandi cose! Si certo, non possiamo fare di tutta l'erba un fascio ma è ancora troppo poco quello che si vede in Liguria, nelle nostre piccole città - non ci dobbiamo accontentare, l'ottimismo e la voglia di fare sono contagiosi secondo me e oggi più che mai tutti abbiamo bisogno di tornare a credere in qualcosa ma soprattutto abbiamo bisogno di rimettere in moto a pieno ritmo le nostre passioni troppo spesso ostacolate dalla burocrazia, burocrazia ossia il veleno delle passioni e della buona volontà.


Nicola Seppone



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