Che bella Albenga ieri
Che bella Albenga ieri.
Quella di ieri pomeriggio è stata una manifestazione incredibilmente partecipata. Mi ci sono tuffato dentro per raccontarla in diretta sulla pagina facebook di IVG. È il mio lavoro, raccontare. Non si è vista sventolare una bandiera politica, ma solo i vessilli delle varie associazioni apartitiche del comprensorio ingauno. La sensazione, poi confermata dai numeri, è stata quella di aver vissuto un evento storico. Era da tempo che non si vedeva qualcosa del genere sul nostro territorio.
Che bella Albenga ieri.
Non voglio entrare nel merito delle legittime richieste della piazza. E non perché non siano importanti, ci mancherebbe. Ma perché l’iniziativa partita ieri davanti alla sede della Croce Bianca di Albenga è andata oltre la semplice protesta. Voglio sottolineare la bellezza di un corteo composto da famiglie, giovani e anziani. Sui loro volti la rabbia e la preoccupazione. L'incazzatura, insomma. Fa eccezione qualche isolato episodio sopra le righe, ma alla fine a vincere è stata la protesta educata. L’educazione però non va confusa con l’arrendevolezza. Ieri ho visto donne e uomini con il coltello tra i denti pronti a lottare per il loro ospedale. Lo hanno detto dal palco, l’ho sentito con le mie orecchie mentre camminavo tra la folla in marcia: “Non ci fermeremo qui se sarà necessario”.
Che bella Albenga ieri.
Non lo so quali saranno gli effetti politici a seguito della grande marcia per l’ospedale Santa Maria. Forse come dice qualcuno non servirà a nulla. Forse sì. Non lo so. Ma sicuramente quella di ieri è stata una manifestazione che ha già ottenuto un risultato. Ha riportato le persone nelle piazze a battersi per qualcosa. E quando le vie e le piazze si popolano di cittadini che si muovono col cuore e che abbassano in anticipo le serrande delle loro attività semplicemente per esserci, capisci che ieri la città delle torri ha dato vita a qualcosa magico. Qualcosa che vale la pena di ricordare. Qualcosa da raccontare.
Che bella Albenga ieri.
Nicola Seppone
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